homehardwaresoftwaremobilehi-figames>network<photoforum

Terrorismo, informatica e sicurezza... la triade del nuovo millennio

di Michelangelo Pisu
01 Settembre 2005


Il terrorismo internazionale batte nuove strade per cercare di mettere in scacco gli "infedeli".

Categorie Articoli
> Prove
> Attualità
> Approfondimenti
> Interviste
Altro su HIRC
> Segnalaci una notizia
> Advertising
> Forum
Ultime dal forum
Visualizza HIRC del
//
Internet, per la maggior parte dei suoi fruitori, è il luogo dove tutto o quasi è possibile e dove qualsiasi informazione o curiosità può essere soddisfatta. Questo avviene grazie alla capillare diffusione della "grande rete" e alla mastodontica quantità di informazioni in essa contenute.

Se da un lato questo rappresenta il futuro e si pone come mezzo d'informazione per arricchire le proprie conoscenze, dall'altro canto può riservare pericoli sia per la nostra privacy sia, in alcuni casi, per la sicurezza di un'intera nazione.

Il terrorismo internazionale, da qualche anno a questa parte, guarda con grande interesse alla tecnologia e agli individui che le gravitano attorno.

Spesso questo mondo è popolato da Hacker senza scrupoli (il termine più consono in questo caso sarebbe Cracker) che messa da parte la sete di conoscenza e di libertà (la filosofia è quella di rendere fruibile a tutti le informazioni), attirata dai "soldi facili", viene reclutata da sedicenti organizzazioni terroristiche (in quest'ultimo periodo una fra tutte è Al-Qaida) per commettere atti terroristici informatici verso nazioni considerate nemiche.

In questo periodo lo stesso Mark Rasch, capo della divisione criminalità informatica del Dipartimento di Giustizia statunitense, ha affermato che dopo le organizzazioni malavitose tradizionali, i gruppi terroristici di mezzo mondo stanno reclutando, virus writer, cracker ecc per spostare la loro guerra santa su canali non tradizionali.

Mark Rasch

Se da un lato, afferma lo stesso Rasch, un attacco informatico anche in grande stile non avrebbe una grandissima presa sulla popolazione, una combinazione di attacchi tradizionali ed informatici farebbe palesare, agl'occhi dell'opinione pubblica mondiale, la facilità con cui queste organizzazioni potrebbero colpire senza essere rintracciate, avendo a disposizione mezzi più o meno modesti.

Da non trascurare le conseguenze, a livello pratico, che porterebbero questi attacchi, basti pensare a cosa succederebbe se "per sbaglio" un aeroporto fosse infettato da un virus creato ad arte che semplicemente invertisse le piste di atterraggio e i numeri identificativi di ogni aereo, oppure uno che attaccando Wall-Street, facesse levitare a proprio piacimento i prezzi di alcuni prodotti strategici per l'economia mondiale.

Purtroppo, il pericolo che viene riscontrato oramai dalle polizie telematiche di molti stati è l'uso di internet per il reclutamento e la formazione di terroristi. Nonostante giornalmente vengano chiusi blog, forum, siti, newsgroup e chat, ne nascono continuamente a decine con manuali su come utilizzare le nuove tecnologie per pianificare un attacco in grande stile.

Questo accade perchè sono oramai tantissimi i portali che permettono di consultare online mappe satellitari dettagliatissime oppure web cam che trasmettono 24 ore su 24 scorci di strade (nodi nevralgici) delle più importanti metropoli statunitensi e non solo. La tentazione, in alcuni casi decreti legge, sarebbe quella di cercare di limitare la libertà sul web, però questa scelta, porterebbe comunque alla sconfitta degli stati così detti civili perchè sarebbe come servire la vittoria al nemico su un "piatto d'argento".

Il cyber terrorismo (termine di uso recente per identificare chi commette atti terroristici utilizzando mezzi informatici) si può fermare rafforzando i "network di information sharing" subito dopo un attacco, afferma sempre Rasch, questa metodologia d'intervento potrebbe servire per capire come questi attacchi avvengono e permettere di prevenirne di ulteriori. Il nodo cruciale per ora rimane come fermare gli attacchi ed il potenziamento delle infrastrutture informatiche presenti in ogni stato.

Tutto questo a prima vista potrebbe sembrare il "parto" della mente di uno scrittore di fantascienza (Orwell su tutti per le tematiche trattate), purtroppo, i fatti di cronaca sembrano dimostrare il contrario.

Qualche giorno fa, in un'operazione congiunta che ha visto la cooperazione delle forze dell'ordine di Marocco e Turchia (le indagini sono iniziate esclusivamente negli Stati Uniti), è stato portato a termine l'arresto di due giovani appassionati d'informatica sospettati di essere autori e diffusori del worm "Zotob".

L'arresto è avvenuto grazie all'apporto dei tecnici Microsoft che hanno lavorato a stretto contatto con i nuclei speciali dell'F.B.I. per scovare il forum dove i due si erano conosciuti. Successivamente gli inquirenti hanno scoperto che il marocchino Farib Esseber (il presunto programmatore del worm di soli diciotto anni) avrebbe lavorato su commissione del complice turco Atilla Ekici (ventidue anni).

La sede dell'FBI di Quantico

Il movente non sarebbe di matrice islamica ma andrebbe ricercato nell'intenzione di sottrarre informazioni riservate per poi estorcere denaro alle vittime dell'intrusione (dislocate in ogni continente). Secondo C.N.N. e Associated Press, due fra le più grandi società colpite, le perdite subite sarebbero ragguardevoli. Per la cronaca il worm sfrutta una falla nota nel sistema Windows 2000 e Windows XP.



Vuoi segnalarci una tua notizia? Clicca qui!
> Notizie correlate
Fiat: 500 giorni per progettare online la nuova 500

WiFi+VoIP da Skype e Netgear: l'inizio di una rivoluzione?

Postel e Adobe: nasce la posta ibrida per le PMI

Nuovo access point wireless da Netgear

Nuovo router wireless per le PMI da Netgear

Privacy K.O: l' Europa si ispira ad Orwell

Comments
Google
Annunci
Prove
Netgear WGT634U: WiFi, Ethernet e USB all-in-one
Approfondimenti
Malware: il male del XXI secolo.
Voice over IP: non solo teoria
Voice over Ip: un mercato in crescita
Banca dati tutelata ai sensi della legge sul diritto d'autore,vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti di questo sitosenza esplicita autorizzazione del webmaster. I contenuti di questo sito non hanno carattere di periodicità e non rappresentano 'prodotto editoriale'. Copyright © 1999-2006 Antonio Trapanese.Tutti i diritti riservati.Tutti i marchi citati in queste pagine sono dei rispettivi proprietari.
Design by Sauro Spagnol.